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Per la mia casa

Scopri tutto quello che serve sapere su come ricaricare l’auto elettrica a casa. I prodotti InfinityPower per la ricarica domestica sono sicuri e facili da utilizzare e installare.

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Ricarica a casa

Le risposte alle domande più comuni

E' possibile ricaricare l'auto elettrica a casa?

Sì.
Anzi, per la maggior parte dei proprietari di veicoli elettrici la casa è il punto di ricarica principale.
Normalmente i veicoli sostano nel box o nel posto auto diverse ore ogni giorno: questa situazione è ideale, in quanto consente di ricaricare lentamente la batteria. E’ quindi sufficiente una potenza (kW) ridotta per poter avere ogni mattina la batteria completamente carica.
Inoltre, contrariamente a quanto in molti pensano, non bisogna far scaricare la batteria per poi ricaricarla completamente. Le moderne batterie al litio impiegate sui veicoli beneficiano maggiormente di piccole ricariche parziali, per cui chi ha un’auto elettrica è abituato a metterla sempre in carica ogni volta che parcheggia nel proprio box o posto auto.

Devo chiedere un nuovo contatore o aumentare la potenza di quello esistente?

No.
E’ possibile ricaricare l’auto elettrica collegandola al contatore esistente, così come si fa per tutte le altre utenze elettriche in casa. Non è necessaria una contabilizzazione separata e non è necessaria alcuna autorizzazione o permesso per ricaricare a casa.
Se la potenza al contatore è limitata (ad esempio 3 kW), si possono utilizzare stazioni di ricarica con la corrente regolabile, oppure ricaricare durante la notte (momento in cui normalmente le altre utenze elettriche importanti non stanno funzionando). Se ci dovessero essere esigenze differenti, bisognerà allora procedere con una richiesta di aumento di potenza al contatore (è bene sottolineare che questa è una scelta, molte persone in Italia ricaricano tutti i giorni con un normalissimo 3 kW).

Devo rivolgermi al Gestore di Rete (ad esempio ENEL)?

No.
L’auto elettrica diventerà un “elettrodomestico” come tutti gli altri (solo un po’ più potente e divertente!). Il Gestore di Rete non dovrà quindi essere interessato, proprio perchè non servono permessi o autorizzazioni.
Se necessario, lo si potrà contattare per richiedere un aumento di potenza (se quella attuale non è sufficiente per le vostre esigenze).

Quanto tempo serve per la ricarica?

Dipende.
La velocità di ricarica dipende da due fattori principali: la potenza (kW) con cui si ricarica e la potenza massima accettata dal caricabatteria interno al veicolo. Se i due valori sono diversi, comanda sempre il più basso dei due.
Ad esempio:
– stazione di ricarica da 7,4 kW e veicolo elettrico con caricabatteria interno da massimo 3,7 kW: la ricarica avverrà a 3,7 kW;
– stazione di ricarica da 3,7 kW e veicolo elettrico con caricabatteria interno da massimo 7,4 kW: la ricarica avverrà a 3,7 kW.
Una ricarica completa a 3,7 kW richiede circa 5/6 ore di tempo. Una ricarica completa a 7,4 kW richiede circa 2/3 ore di tempo. E così via.
Difficilmente comunque sperimenterete questi tempi, proprio perchè raramente si fa una ricarica completa. Di solito infatti si fanno “rabbocchi” (o nel gergo della mobilità elettrica “biberonaggi“), quindi probabilmente avrete l’auto in carica per 1 o 2 ore al giorno (a seconda di quanti chilometri avete fatto durante la giornata).

Quanto consuma la ricarica di un'auto elettrica?

Meno di quanto si possa pensare.
Il consumo (espresso in kWh, che è quello che si paga in bolletta) di una ricarica completa dipende dal veicolo e in particolare da “quanto grande” è la sua batteria. Veicoli con capacità di batteria maggiore hanno più chilometri di autonomia e richiedono ovviamente più energia per una ricarica completa. Mediamente le auto elettriche in commercio hanno pacchi batteria compresi tra 30 kWh e 50 kWh, con autonomie reali che vanno da 200 a 400 km con “un pieno” (esistono anche auto con batterie più piccole o più grandi).
Ad esempio:
– veicolo elettrico con 30 kWh di batteria e 200 km di autonomia: se faccio una ricarica completa (quindi nel caso in cui avessi percorso tutti i 200 km), impiegherò 8 ore per la ricarica completa a 3,7 kW e avrò consumato 30 kWh, che saranno conteggiati in bolletta insieme a tutti gli altri consumi di casa.

Un parametro importante per capire i consumi è il rapporto km/kWh (chilometri per chilowattora): è l’equivalente del rapporto km/l (chilometri per litro di benzina) e indica il consumo del mio veicolo elettrico. Normalmente i consumi dei veicoli in commercio sono compresi tra 6 e 8 km/kWh. Imparerete poi con la pratica ad avere uno stile di guida ancora più risparmioso.
Per concludere, il kWh costa in bolletta, tutto compreso, circa 0,21 €; quindi con 1 € si percorrono circa 32 km. Chi ha un impianto fotovoltaico è ancora più fortunato perchè può beneficiare della sua energia per ricaricare l’auto, conseguendo quindi vantaggi importanti.

E' vero che si può ricaricare a una normale presa di corrente?

Sì, ma solo occasionalmente e facendo comunque molta attenzione.
Le normali prese di corrente (ad esempio le Schuko) non sono progettate e costruite per resistere senza danneggiarsi a potenze elevate per molte ore continuative. L’auto elettrica diventerà l’”elettrodomestico” più importante della casa e, come tale, richiede qualche accorgimento in più per garantirvi la massima sicurezza. La sicurezza a casa è ancora più importante proprio perchè, molto spesso, le ricariche avvengono durante la notte nel box, in un luogo che in quel momento non è presidiato. Bisogna quindi adottare tutti gli accorgimenti per poter disporre di un punto di ricarica sicuro nella propria abitazione.
Per questo motivo consigliamo l’installazione di una presa CEE industriale, molto più robusta e sicura di una normale Schuko (qualsiasi elettricista può montarne una con una piccola spesa).

Posso utilizzare il mio impianto fotovoltaico per ricaricare l'auto elettrica?

Sì.
Ricaricare l’auto elettrica con il contributo dell’impianto fotovoltaico rende la mobilità elettrica ancora più conveniente. Per avere i vantaggi maggiori, bisognerà il più possibile (compatibilmente con le proprie esigenze e abitudini) ricaricare l’auto elettrica durante le ore di maggior produzione (ore centrali della giornata).
La ricarica avverrà sempre e comunque in corrente alternata (AC), quindi si utilizzano le stesse stazioni di ricarica, alimentate sempre dall’impianto elettrico dell’abitazione.

Esistono stazioni di ricarica che consentono di regolare in automatico la potenza?

Sì.
Alcune stazioni di ricarica per veicoli elettrici sono in grado di regolare in automatico la potenza di ricarica, per evitare il distacco del contatore in caso di superamento della potenza disponibile, oppure per massimizzare l’autoconsumo di un impianto fotovoltaico.
Per poter funzionare in questo modo, la stazione di ricarica deve poter conoscere in ogni momento il consumo di tutte le utenze di casa e (se presente) la produzione dell’impianto fotovoltaico, per cui è necessario installare, oltre alla stazione di ricarica, idonei sistemi di misura dei consumi e della produzione fotovoltaica (se presente).
Queste stazioni di ricarica sono più complesse (sia in termini di installazione, sia in termini di utilizzo) e ovviamente più costose rispetto a soluzioni più semplici. In alcuni casi, risultano essere la soluzione da preferire; in altri casi si può raggiungere di fatto lo stesso risultato con soluzioni più semplici ed economiche.

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